Gigolò e accompagnatore per donne: il mio racconto a Dolcemente Complicate

sex toys tutto cio che bisogna sapere
Sex toys: gli oggetti sessuali da usare da sole o in coppia
05/26/2020
bondage sessualità cosa è come si fa
Bondage: la trasgressione per aumentare il piacere sessuale
06/10/2020
cosa è un gigolo cosa fa intervista dolcemente complicate manuela lucchini

È sempre bello raccontare della mia esperienza di Gigolò. Questa volta ho parlato delle donne, della sessualità e della mia professione in un’intervista con Dolcemente Complicate su Radio Castelluccio.

Oltre al video, vi lascio anche qualche riga della piacevole chiacchierata con Manuela Lucchini:

Da quanto tempo sei un Gigolò?

Ho iniziato questa professione 11 anni fa, per caso, per gioco. Per fare l’accompagnatore per donne devi essere fuori dagli schemi e particolare, ed io lo sono, non amo fare le cose che fanno tutti. Guardando American Gigolò, con Richard Gere, mi sono innamorato di questo stile di vita e ho iniziato a farlo.

Esiste una categoria lavorativa per l’accompagnatore per donne?

Purtroppo non esiste una categoria lavorativa che inquadri il mestiere di Gigolò. Io ho aperto Partita Iva come professionista che svolge servizi alla persona non classificabili.

Il fatto di non essere classificabile legalmente un po’ mi infastidisce, ma va bene, perché in questo modo svolgo il mio lavoro e pago regolarmente le tasse, senza essere additato dai più come un evasore fiscale, perché vi assicuro che non lo sono. Anzi sono il primo che si batte per dare il proprio contributo allo Stato.

Il mondo delle donne è dolcemente complicato. Qual è il tuo approccio da Gigolò al gentil sesso?

Ogni donna è un mondo a sé. Con il mio lavoro sono riuscito e riesco ancora oggi ad approfondire le realtà femminili dolcemente complicate. Mi sento fortunato perché riesco ad arrivare dove molti uomini non arrivano, ovvero nella mente delle donne.

Le donne non sono semplici e quelle indipendenti, sembrerà strano, racchiudono più lacune di quanto non si pensi. L’indipendenza spaventa la maggior parte degli uomini e porta alla solitudine delle donne. Io con la mia professione di Gigolò riesco ad insinuarmi in quella solitudine, le donne con me si aprono, si confidano, si fidano di me perché non le giudico.

Hai mai incontrato donne che hanno subito dei maltrattamenti?

In questi anni ho incontrato donne che sfortunatamente da piccole o anche in età adulta hanno subito dei maltrattamenti. Maltrattamenti ricevuti da uomini che quando si rapportano con la propria donna, sono concentrati sull’aspetto sessuale e tralasciano spesso il lato psicologico, il che è sbagliato.

L’essere umano necessita di comprensione, quella comprensione che va oltre il sesso. La nostra psicologia, riflettendo, è più intima dell’atto sessuale.

Un Gigolò in quarantena: come hai organizzato il tuo lavoro?

La quarantena inizialmente è stata traumatica, non nascondo di aver avuto paura del momento e del futuro. L’impossibilità di poter gestire una situazione spaventa. Ad ogni modo ho organizzato al meglio il mio lavoro da casa: ho aperto un servizio di consulenza telefonica per mantenere i rapporti vivi con le mie clienti, per farle sentire meno sole in un momento di totale sconforto e per dare modo a chiunque di poter fare una chiacchierata sulla seduzione.

Il fenomeno del sexting e del revenge porn

Nel cercare soluzioni lavorative alternative, ho notato che il sexting è stato molto trattato durante la quarantena. Ricordiamo che il sexting è l’invio di immagini intime o di video sexy al proprio partner. Questa pratica è stata, ed è, una salvezza per tutti quelli che vivono un rapporto a distanza. Se non puoi vederti sempre, un modo per tenere la fiamma accesa devi trovarlo, il sexting lo è.

Bisogna farlo responsabilmente e con attenzione per non cadere, a causa di un futile errore, nel revenge porn. Un video hot amatoriale o una foto sexy che finisce in mani sbagliate può diventare virale, facendo diventare tragica una cosa piacevole. Ricordiamo l’episodio di Tiziana Cantone che si suicidò dopo essere stata vittima di revenge porn.

Quindi consiglio sempre di usare delle specifiche applicazioni e di non riprendere o fotografare il volto e parti distintive del proprio corpo. Limitatevi alle parti intime.

Igor Gigolò e YouTube: raccontaci di questo progetto

Igor Gigolò accompagnatore è il mio canale YouTube aperto qualche anno fa e rispecchia quello che ero. Ora mi sto orientando verso qualcosa di nuovo. L’idea è quella di mettere a disposizione del pubblico, sia femminile che maschile, tutta la mia esperienza sul mondo dell’accompagnatore per donne, sulla seduzione e la persuasione. Spero di dare utili consigli.

Esistono dei corsi professionali per formare accompagnatori per donne?

In Italia ancora no. All’estero si possono fare dei corsi per partner surrogati, formati per aiutare persone con problemi legati alla sessualità, a volte anche gravi, tipo il vaginismo o la vulvodinia. Sono figure professionali a tutti gli effetti che affiancano sessuologi e psicologici.

Anche a me è capitato di incontrare donne con queste problematiche e vi assicuro che è molto difficile far in modo che si aprano alla sessualità, spesso sono spaventate dal fatto di sentire dolore durante l’atto sessuale. Il mio consiglio, ad ogni modo, è sempre di rivolgersi in primis ad un esperto.

La sessualità è ancora un tabù, come rivolgersi a un Gigolò. Cosa ne pensi?

La figura dell’accompagnatore per donne è molto cambiata rispetto a quella di tanti anni fa. Oggi l’accompagnatore è anche un consigliere, una persona con la quale condividere degli aspetti della propria vita che non si riescono a raccontare, a volte, nemmeno al proprio partner.

Quando una donna impegnata si rivolge a me per confidarsi, io mi sento soddisfatto, fortunato, è un privilegio per me.

Quindi considerare il tutto ancora come un tabù è sbagliato, perché dietro la figura del Gigolò si nasconde un uomo, un amatore, non si tratta solo di sesso.

Un Gigolò e l’amore: ci sono mai state donne/clienti gelose? E tu ti sei mai innamorato?

Ci sono state donne che si sono innamorate di me, che sono diventate gelose e che speravano che io non facessi più il Gigolò. Una donna in particolare, lei più grande di me, sperava che io diventassi il suo uomo. A malincuore il nostro rapporto è finito, ma non porto rancore. Faccio questo lavoro perché mi piace, perché amo le donne e vivo per le donne, al momento non mi sento di essere qualcun altro.

Mi sono innamorato diverse volte, l’amore è fondamentale per me. E non nego di aver rischiato di perdere la testa per qualche mia cliente. Ma da Gigolò professionista cerco sempre di non lasciarmi andare del tutto, anche se posso provare amore, non mi faccio condizionare.

Il tuo scopo è quello di lanciare dei messaggi giusti. Il tuo consiglio da Gigolò in merito al sesso sicuro.

Il mio obiettivo è sempre stato quello di dare buoni consigli a tutti. Il sesso è una cosa bella, va vissuto, ma con prudenza e con precauzione. Le protezioni sono fondamentali, io le uso, e vanno usate sempre, soprattutto con le persone occasionali e che non si ha più intenzione di vedere.

In realtà le precauzioni andrebbero usate a prescindere, i dottori consigliano di usare il preservativo anche da fidanzati, sposati o conviventi. Chi ci assicura che il nostro partner non abbia avuto una scappatella?

Il lockdown è finito, anche se si vive ancora in allerta. Hai ripreso a lavorare?

Non sto ancora incontrando le mie clienti di persona, anche se ho fatto il test sierologico e sto bene. Preferisco essere cauto e aspettare ancora un po’di tempo, anche se ci sono miei colleghi e colleghe che già hanno ripreso a lavorare.

Cosa auguri a te stesso e a tutti i sex workers.

Auguro a me stesso e a tutti i sex workers di avere una vita professionale più serena e senza escamotage. Spero che lo Stato regolamenti questo lavoro.

Quanto conta l’empatia nel tuo lavoro?

L’empatia è la chiave del mio lavoro. Creare un rapporto mentale con un’altra persona fa in modo che si aprano una serie di porte. Senza l’empatia non si va lontani, due corpi non si uniscono se non c’è empatia. Se non fossi bravo a creare empatia con le donne che incontro, non ci sarebbe magia. Il tutto si ridurrebbe a una semplice serata.

La nostra vita con l’empatia è migliore.

Per quanto tempo ancora pensi di fare il Gigolò?

Spero ancora per tanti anni, perché voi dolcemente complicate mi date tanto, mi avete insegnato e mi insegnate tanto sulla vita. Sono molto grato al mio lavoro, doverlo abbandonare del tutto mi risulta difficile, ci starei male.

Mi piacerebbe implementare il lavoro di Gigolò con la mia conoscenza sulla seduzione a tutte le persone che hanno piacere di ascoltarmi o di leggermi.

Comments are closed.